Per aperture e visite guidate contattare il numero 0438 965373

La tradizione delle uova pasquali

Lo scambio di uova prima del Cristianesimo

o.
L’uovo ha avuto tratti simbolici sin dai tempi antichi. Le uova, infatti, hanno spesso rivestito il ruolo del simbolo della vita in sé, ma anche della sacralità: secondo alcune credenze pagane e mitologiche del passato, il cielo e il pianeta erano considerati due emisferi che andavano a creare un unico uovo, mentre gli antichi Egizi consideravano l’uovo come il fulcro dei quattro elementi dell’universo acqua, aria, terra e fuoco.
La tradizione del dono di uova è documentata già fra gli antichi Persiani dove era diffusa la tradizione dello scambio di semplici uova di gallina seguiti, nel tempo, da altri popoli antichi quali gli Egizi, Greci e Cinesi. Spesso le uova venivano rudimentalmente decorate a mano.
L’uovo nel Cristianesimo.
L’usanza cristiana delle uova di Pasqua è iniziata tra i primi cristiani della Mesopotamia, che macchiarono le uova con la colorazione rossa “in ricordo del sangue di Cristo, versato alla sua crocifissione”.
Il Cattolicesimo riprese le tradizioni che vedevano nell’uovo un simbolo della vita, rielaborandole nella nuova prospettiva del Cristo Risorto. L’uovo infatti somiglia a un sasso e appare privo di vita, così come il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù. Dentro l’uovo c’è però una nuova vita pronta a sbocciare da ciò che sembrava morto. In questo modo, l’uovo diventa quindi un simbolo di risurrezione.
L’uovo pasquale nel Medioevo.
L’usanza dello scambio di uova decorate si sviluppò, nel Medioevo come regalo alla servitù. Nel medesimo periodo l’uovo decorato, da simbolo della rinascita primaverile della natura, divenne con il Cristianesimo il simbolo della rinascita dell’uomo in Cristo. La diffusione dell’uovo come regalo pasquale sorse probabilmente in Germania dove si diffuse la tradizione di donare semplici uova in occasione di questa festività. In origine, le uova venivano bollite avvolte con delle foglie, o assieme a dei fiori, in modo da assumere una colorazione dorata.
Sempre nel Medioevo prese piede anche una nuova tradizione: la creazione di uova artificiali fabbricate o rivestite in materiali preziosi quali argento, platino e oro, ovviamente destinata agli aristocratici ed ai nobili. Edoardo I, Re d’Inghilterra dal 1272 al 1307, commissionò la creazione di circa 450 uova rivestite d’oro da donare in occasione della Pasqua. La ricca tradizione dell’uovo decorato è però dovuta all’orafo Peter Carl Fabergé che nel 1883 ricevette dallo zar il compito di preparare un dono speciale per la zarina Maria; l’orafo creò per l’occasione il primo uovo Fabergé, un uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore uovo, creato in oro, il quale conteneva a sua volta due doni: una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d’oro. La fama che ebbe il primo uovo di Fabergé contribuì anche a diffondere la tradizione del dono interno all’uovo.
In tempi più recenti l’uovo di Pasqua maggiormente diffuso è il classico uovo di cioccolato, che ha conosciuto largo successo nell’ultimo secolo.
Il primo a far realizzare un uovo di cioccolato sarebbe stato Luigi XIV nel 1700 commissionando al suo cioccolatiere personale David Chaillou delle uova a base di cioccolato da regalare per Pasqua al posto delle solite uova d’oro.

Post a comment

Accetto la Privacy Policy