Ma ci chiediamo: come è nata questa tradizione?
La seconda guerra Mondiale aveva pesantemente devastato il nostro e i paesi circostanti, l’agricoltura senza l’aiuto delle odierne tecniche di coltivazione e irrigazione non garantiva la sopravvivenza ed ebbe così inizio la ricerca del lavoro in altri stati, più fortunati di noi, che permettevano di trovare un lavoro più redditizio.
L’emigrazione comportava comunque un triste evento, le famiglie si dividevano e continuavano le privazioni e i sacrifici uniti alla nostalgia. E per poter dare un guizzo di allegria all’intero paese, triste per l’imminente partenza degli emigranti, l’allora Sindaco Giocondo Pillonetto ebbe una brillante idea. Utilizzò una barca abbandonata sulla Piave dai Tedeschi e la fece trasformare in una Nave Pirata.
Fu così che, nel carnevale del 1946, la via principale di Sernaglia venne attraversata ripetutamente da una nave Corsara, colma di pirati armati di tutto punto, dando così inizio ad una lunga tradizione di sfilate di carri allegorici.