Per aperture e visite guidate contattare il numero 0438 965373

1953: la Comunità Emigranti di Sernaglia

Il 15 Gennaio 1953, nel salone del teatro parrocchiale, fu costituita la “Comunità degli emigranti” di Sernaglia. A nome dei 315 emigranti presenti, l’atto istitutivo fu firmato da 13 soci. Un essenziale Statuto diede volto ad una inedita e grande realtà di popolo che tramite il quale la Comunità “si impegna a proprie spese di riportare da qualunque parte d’Europa la salma di un componente la comunità, di tener vive le tradizioni di solidarietà già più volte manifestate, tra gli emigranti, organizzare ogni anno “La Festa dell’Emigrante”.

Tutto questo prese corpo dalle prime riunioni organizzative, generalmente ospitate da Giocondo Pillonetto nella sua osteria, all’angolo di Piazza san Rocco e a Natale era tutto pronto. Al maestro Lino Gobbato si affiancò presto, come anima del movimento, Don Pietro Velo, giunto parroco a Falzè di Piave nel 1947, instancabile visitatore dei gruppi di suoi parrocchiani sparsi in italia e in Europa. Non mancò di andare personalmente a prendere le salme di tutti i caduti per riportarle al paese.

Questo un sunto della prefazione del libro “Mi sperarie” voluto dalla Comunità Emigranti di Sernaglia, a cura di Lamberto Pillonetto, stampato con la collaborazione del Comune e distribuito a tutti gli abitanti del Comune che racconta la storia dell’Emigrazione del nostro paese e che consigliamo di rispolverare e far leggere anche ai nostri giovani perché possano conoscere la storia dei loro nonni o antenati.

A cura di UNIPIEVE

 

Post a comment

Accetto la Privacy Policy