Campanile bicolore, mattoni più scuri, mattoni più chiari. I primi sono quanto resta del vecchio campanile di Sernaglia che venne preso di mira e distrutto dagli artiglieri italiani che stavano dietro il Montello.
Come tutti gli altri campanili e torri del nostro lembo di terra.
Cattiveria gratuita?
Tutt’altro.
Erano edifici ben segnati sulle carte e centrarli, ciò permetteva di definire con precisione le coordinate e di aggiustare quindi il tiro dei cannoni. Per questo non se ne salvò nemmeno uno. Di questo avanzò un moncone ed esistevano delle foto, perciò lo si ricostruì quasi uguale. E si fece bene dato che ha una invidiabile proporzione di misure.
Non è un caso che la voce popolare ne attribuisca il disegno niente di meno che al grande Sansovino.
Non ci sono conferme ma è bello pensarlo.
A cura di UNIPIEVE