La nostra tradizione il Vino Clinton o Clinto.
Fra i racconti che dedichiamo al nostro territorio, visto il periodo di vendemmia, non potevamo tralasciare il vino e parlare, non del Prosecco ma del Clinton che i nostri vecchi amavano tanto e chiamavano “Crintòn” o “Grintòn”.
Non è considerato vino poiché deriva dall’incrocio tra Vitis Riparia e Vitis Lambrusca e non Vinifera, ma lo ricordiamo con piacere come il vino di famiglia.
Da sempre considerato una bevanda da poveri è aspro, dall’odore intenso, dal colore viola impenetrabile che sporca la tovaglia e lascia una traccia densa in bottiglie e bicchieri ma il vino Clinton con il suo profumo fruttato intenso è in grado di far riscattare le sue caratteristiche anche in distillati di qualità ed anche se una disposizione di epoca fascista lo aveva già messo fuori legge nel 1931 fa parte del nostro vissuto collettivo, di quello dei nostri padri e nonni e mantiene un sapore di infanzia e passato.
La sua origine è da oltreoceano, America settentrionale, ma il suo territorio di elezione è diventato quello Veneto dopo il suo approdo in Italia nell’ottocento a causa dell’avvento della fillossera, insetto che distrusse gran parte del nostro patrimonio ampelografico.
Per scongiurare questa catastrofe si ricorse all’innesto della vite europea su radice di vite americana, perché resistente al parassita e nel nostro territorio la produzione del Clinto continuò a persistere. Era destinato alle osterie e alle produzioni di famiglia, che ancora oggi coltivano con amore “il vino del nonno”.
La coltivazione di questa uva non è complicata poiché non necessita di particolari cure o trattamenti in vigna e la resa è sempre alta.
E’ stato blandito dai bland dal punto di vista organolettico in quanto, per una erronea traduzione dal francese, al vino Clinto è stato attribuito un odore alquanto pungente detto “volpino”. Un’altra errata caratteristica potenzialmente dannosa a lui attribuita è l’alto contenuto di metanolo, ma è largamente dimostrato che il contenuto di questa sostanza è irrilevante.
La vinificazione è tutt’ora proibita ma da febbraio 2021 è stata riconosciuta la coltivazione dell’uva Clinton, uva fragola bianca e uva fragola nera in tutto il territorio Veneto.
Dall’uva Clinto non si produce solo il “vino” ma si ricavano un’infinità di prodotti, dei buonissimi succhi d’uva ricchi di sostanze benefiche, confetture di solo uva oppure uva e mele o addirittura uva e peperoncino. Gelati di uva clinto, cioccolatini e biscotti con l’uso del mosto, sugoli (dolci poveri ma squisiti), formaggi ubriachi, aceto e molto altro.
Prodotti che inizieranno ad essere promossi, commercializzati e diventeranno prodotto tipico del nostro Territorio.